Vermeer stella al Rijksmuseum
di Alain Chivilò
©Alain Chivilò
Dal 10 febbraio al 4 giugno 2023 si è tenuta nella Galleria d’Onore del Rijksmuseum la più importante mostra dedicata al pittore Johannes Vermeer (Delft, battezzato 31/10/1632 – sepolto 12/1675) e allo stesso tempo la più visitata nella storia del Museo.
In continuità all’evento concluso, dal 7 giugno fino al 10 ottobre 2023, sei dipinti di Johannes van der Meer continueranno a rimanere in esposizione nella Galleria d’Onore del Rijksmuseum. Due prestiti quali “Fanciulla con cappello rosso” (National Gallery of Art, Washington) e “Giovane donna seduta al virginale” (The Leiden Collection, New York) restano esposti assieme alle quattro opere di Jan già presenti all’interno della collezione: “La Lattaia”, “Stradina di Delft”, “Donna in azzurro che legge una lettera” e “Lettera d’Amore”.
Ritornando alla mostra appena conclusa, la direzione del Museo ha deciso di limitare il numero di visitatori al fine di permettere una maggiore fruizione dell’evento. Una serenità, una intimità che dalle opere di Vermeer si è trasmessa alle persone che sono riuscite a programmare la visita. Sebbene l’accesso sia stato contingentato, in sedici settimane il numero totale è stato di 650.000 presenze rappresentanti 113 Nazioni.
La direzione del Rijksmuseum ha ufficializzato a tutto il mondo i numeri della mostra:
• la mostra presentava 28 delle 37 opere dell’artista, tra cui la Ragazza con l’orecchino di perla e La lattaia.
• 7 dipinti non erano mai stati esposti al pubblico nei Paesi Bassi, inclusi i tre dipinti della Frick Collection di New York e la ragazza che legge una lettera alla finestra aperta, recentemente restaurata della Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda.
• Il 55% dei visitatori proveniva dai Paesi Bassi.
• Tra i visitatori internazionali, le prime 15 nazioni sono state:
1, Francia 17%; 2, Germania 16%; 3, Regno Unito 16%; 4, Stati Uniti 14%; 5, Belgio 14%; 6, Polonia 4%; 7, Italia 3%; 8, Spagna 2,3%; 9, Svizzera 1,6%; 10, Canada 1,3%; 11, Irlanda 1,1%; 12, Austria 0,8%; 13, Giappone 0,8%; 14, Svezia 0,7%; 15, Finlandia 0,6%.
• I visitatori hanno valutato la mostra con un punteggio di apprezzamento pari a 8,7. Probabilmente per l’impresa culturale svolta a livello internazionale un voto superiore al 9 poteva starci, ma come siamo a conoscenza è molto difficile in accordo a.
• La mostra è stata progettata dall’architetto e designer Jean-Michel Wilmotte.
• Irma Boom ha progettato il catalogo ed è stata responsabile di tutta la grafica. Sono state vendute più di 100.000 copie del catalogo di Vermeer, più di qualsiasi altro catalogo della mostra nella storia del Rijksmuseum. Inoltre, il Rijksmuseum ha pubblicato Vermeer. Fede, luce e riflessione di Gregor J.M. Weber. Per i bambini è stato pubblicato il libro Miffy x Vermeer .
• Sul sito Web Closer to Vermeer, quasi 800.000 persone sono state trasportate nel mondo di Vermeer narrato da Stephen Fry. Il sito web è stato premiato con due Webby Awards e un Golden European Design Award.
• Sono stati pubblicati due episodi di podcast (in olandese), Vita e opera di Vermeer e Camera oscura e la fede; L’episodio sulla vita e l’opera di Vermeer è il podcast più ascoltato di sempre dal Rijksmuseum (più di 27.000 download).
• Il Rijksmuseum ha anche contribuito al programma televisivo De Nieuwe Vermeer (NPO1/Omroep Max).
• Sono stati realizzati due documentari sulla mostra. La regista Suzanne Raes ha seguito i preparativi per la mostra del suo film Close to Vermeer e Vermeer: The Greatest Exhibition è apparso nella serie Exhibition on Screen.
• Per i visitatori non vedenti e ipovedenti era disponibile un tour di descrizione audio e il 31 marzo sono state organizzate visite guidate durante le quali sono stati descritti dipinti, sono stati messi a disposizione oggetti da sentire e la musica è stata suonata con gli strumenti dei dipinti di Vermeer. Il 12 marzo e il 3 maggio si sono svolte delle serate sensoriali. Il 19 marzo si è tenuta una conferenza in lingua dei segni olandese e una conferenza con sottotitoli per i visitatori non udenti e ipoudenti.
• Tutte le tende di velluto presenti nell’allestimento hanno una seconda vita. Alcuni vengono riutilizzati in altri musei (Kunsthal KAdE ad Amersfoort e Museum Gouda), mentre altri vengono trasformati da BORO*ATELIER in nuovi prodotti venduti nel negozio del Rijksmuseum.
L’esposizione, non solo come costruzione planetaria, ha rappresentato opportunità di studio per le opere, la vita e la tecnica del maestro Jan. Tra i risultati comunicati ufficialmente:
• la ricerca tecnica sui materiali ha fornito una migliore comprensione della pittura di base della Milkmaid. Rivela che Vermeer ha utilizzato rapide pennellate per stabilire la composizione. La lattina e la tavola visibili nel dipinto di fondo, ma non nel dipinto finale, indicano che Vermeer ha continuato a cercare la tranquillità e la composizione perfetta durante il processo di pittura. Altro su questo: Il Rijksmuseum rivela importanti scoperte sul dipinto di Vermeer The Milkmaid – Rijksmuseum.
• Una nuova ricerca storico-artistica mostra l’influenza dell’ordine cattolico dei Gesuiti di Delft sulla vita e l’opera di Vermeer. Vermeer entrò in contatto anche con la camera oscura, il precursore della macchina fotografica, attraverso i gesuiti. Altro su questo: Nuove intuizioni rivelatrici svelate nella nuova biografia di Vermeer – Rijksmuseum.
• Contrariamente a quanto si pensava in precedenza, si scopre che Pieter Claesz van Ruijven non era solo, ma esplicitamente insieme a sua moglie Maria de Knuijt, la più importante mecenate di Vermeer.
La ricerca continuerà ancora nei prossimi mesi con il seguente programma: il Rijksmuseum esaminerà i dipinti Vista di Delft (Mauritshuis, L’Aia), Il geografo (Museo Städel, Francoforte sul Meno), Saint Praxedis (Kufu Company Inc., in prestito al National Museum of Western Art , Tokyo) e Cristo nella casa di Marta e Maria (National Galleries of Scotland, Edimburgo). La ricerca sui dipinti di Vermeer è condotta in collaborazione con il Mauritshuis e l’Università di Anversa e sarà pubblicata nel 2025, celebrando i 350 anni dalla morte di Vermeer.
Da come si evince la mostra Vermeer nei suoi Paesi Bassi è stata vincente. Solo all’interno del Rijksmuseum l’atmosfera, le sensazioni, le emozioni e le infatuazioni creatasi in coloro i quali sentono in modo unico sono diventate ad hoc. Al di fuori sarebbe stato un gioco di stile sempre di successo ma non con le stesse intensità. In sintesi, un successo di un Museo, il Rijksmuseum, ma soprattutto di un pittore, Johannes Vermeer.
Jan Vermeer. Vermeer 2023. Rijksmuseum
di Alain Chivilò