Cinzia Bulone recensione
– La mostra personale di Agrigento, al Museo Griffo, dopo quelle di Treviso e Mantova, è la terza mia mostra personale curata da te. Conosco la scrupolosità e la professionalità con cui affronti ogni evento, dal testo critico all’elegante allestimento e, conoscendoti maggiormente adesso, deduco che le parole chiave per affrontare al meglio con te un evento artistico siano: parlare poco e lavorare. Il risultato sarà, è, è stato sicuramente d’effetto. Grande professionalità!
– Incontrare un critico e curatore d’arte libero, scrupoloso, appassionato, rigoroso, preciso, dotato di grande capacità di analisi introspettiva come Alain Chivilò è stata per me artista una autentica fortuna. Osservatore attento del mondo dell’arte, svincolato da ogni forma di pregiudizio che lo rende cacciatore appassionato ed attento della evoluzione dell’arte contemporanea, in un periodo storico caratterizzato dalla confusione generata da interessi pubblicitari e commerciali, purtroppo, non trascurabili.
Ho avuto modo di apprezzare la sua progettualità intrisa di solidità e rigore nel giudizio, libertà dalle correnti sociali, espressività libera che, delle volte, si converte, nell’obiettività del giudizio,
in consigli utili all’artista. L’arte, oggi più che mai, ha sete di critici che, come Alain Chivilò, con professionalità sappiano orientarsi nell’attuale mondo labirintico carico di ingannevoli pubblicità ed interessi commerciali che mortificano la ricerca pittorica.
Fare una chiacchierata telefonica con Alain per curare i dettagli di una esposizione, con un piacevole sottofondo musicale e magari di una partita a tennis, diventa perfino rilassante. Grande professionista e, conoscendolo, un vero “Signore Veneziano”.
da Cinzia Bulone, 2021, 2023